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domenica 28 aprile 2013

le mutazioni geniche


                                          I raggi X usati per le radiografie sono potenziali mutageni,
                                          per questo bisogna indossare delle protezioni
  L'anemia falciforme , causata da una difettosa molecola di emoglobina, è un esempio di mutazione di senso

Esempio di mutazione non senso è la distrofia muscolare di Duchenne


Fonte: invito alla biologia blu, Zanichelli

la sintesi proteica o traduzione



Questo video non spiega oralmente ma riordina le idee e le nozioni ;)
Fonte: Invito alla biologia.blu, Zanichelli

mercoledì 3 aprile 2013

La riproduzione sessuata comporta meiosi e fecondazione


Molti organismi unicellulari si riproducono tramite mitosi e citodieresi; questo tipo di riproduzione che non richiede la presenza di un partner, è detto riproduzione asessuata e produce una prole geneticamente identica al genitore.
La riproduzione sessuata richiede la partecipazione di due organismi di sesso differente e, al contrario di quella asessuata, provoca un aumento della variabilità genetica in quanto da luogo ad un rinnovamento delle caratteristiche ereditarie di generazione in generazione.
Alla base della riproduzione sessuata c'è, oltre alla fecondazione, un tipo di divisione cellulare chiamata MEIOSI, tramite cui vengono prodotte cellule che hanno un patrimonio genetico dimezzato rispetto alle altre cellule dell'organismo.
Ogni organismo ha un numero di cromosomi caratteristico della specie.
Ogni cellula somatica( ogni cellula del corpo escluse quelle sessuali) contiene 6 cromosomi.
I gameti sono le cellule sessuali, hanno esattamente la metà del numero di cromosomi caratteristico delle cellule somatiche.
Il numero dei cromosomi presente nei gameti è detto numero aploide( corredo singolo), e quello delle cellule somatiche è detto numero diploide (corredo doppio).
Il numero aploide è indicato con la n e il numero diploide con 2n.
La prima cellula diploide prodotta dalla fusione di due gameti è detta zigote, da essa avranno origine, per successive mitosi, tutte le cellule somatiche che costituiscono un organismo.
In ogni cellula diploide ogni cromosoma ne ha un altro corrispondete; i due cromosomi di ogni coppia sono detti omologhi: uno di essi proviene dal gamete di un genitore e il suo corrispondente dal gameta dell'altro genitore.
I due cromosomi omologhi si somigliano molto per forma e grandezza, e anche per per il tipo di informazioni ereditarie contenute. Dopo la fecondazione, nello zigote e in tutte le cellule dell'individuo che si sviluppa a partire da esso, saranno sempre presenti entrambi i cromosomi omologhi; ovvero tutte le cellule somatiche saranno diploidi.

MEIOSI I e MEIOSI II
Le due divisioni meiotiche si suddividono in profase, metafase, anafase e telofase.
Queste fasi, che hanno lo stesso nome delle fasi mitotiche, ma sono caratterizzate da eventi in parte differenti, sono accompagnati dal numero I o II, che indica l'appartenenza alla prima o alla seconda divisione meiotica.
I due nuclei che si formano alla fine della meiosi I sono aploidi, dato che i cromosomi omologhi si sono già separati; ogni cromosoma è ancora costituito da due cromatidi, per tanto ciascun nucleo possiede ancora il doppio del materiale genetico aploide. All'inizio della profase meiosi I, i cromosomi omologhi si dispongono l'uno di fianco all'altro, e può avvenire un processo chiamato CROSSING OVER, che consiste in uno scambio di piccoli segmenti corrispondenti tra i due cromatidi di una coppia di cromosomi omologhi.
La conseguenza del crossing over è che i cromatidi, di ciascuno dei due cromosomi omologhi non avranno più un materiale genetico identico: un cromatidio di origine materna ora conterrà porzioni del cromatidio omologo diorigine paterna e viceversa.
Il crossing over è un importante meccanismo di ricombinazione del materiale genetico proveniente da due genitori.
Nella meiosi II, si ha luogo due volte, una per ognuna dei due gruppi di cromosomi che si sono formati al termine della meiosi I. Al termine del processo meiotico fa seguito la citodieresi, e si forma la membrana cellulare che separa il  citoplasma. I quattro nuclei possono essere tutti diversi tra loto; il corredo genetico si è ora ridotto da diploide ad aploide.



il ciclo cellulare comprende interfase, mitosi e citodieresi


Negli organismi procarioti e in quelli eucarioti unicellulari la divisione cellulare determina l'aumento del numero di individui di una popolazione; invece negli organismi pluricellulari questo processo permette sia lo sviluppo dell'intero organismo a partire  da una singola cellula (zigote) sia la sostituzione e la riparazione dei tessuti danneggiati o logorati.
Al momento della divisione ogni cellula deve fornire a entrambe le cellule figlie una copia esatta del proprio patrimonio genetico; questo meccanismo garantisce che tutte le cellule di un organismo contengano le stesse informazioni ereditarie.
Nei batteri, nelle cellule, la maggior parte del materiale ereditario è formata da un'unica, lunga molecola circolare di DNA, a cui è associata una certa varietà di proteine. Questa molecola, il cromosoma della cellula, si duplica prima che la cellula si divida.
Alcuni batteri hanno tempi di divisione compresi tra i 15 e 30 minuti.
La MITOSI, è il processi di divisione del nucleo, ciascuno dei due nuclei che si formano riceve un completo assetto cromosomico mediante una serie di fasi, al cui termine avviene la citodieresi, ossia la separazione delle due cellule figlie, ognuna con il proprio citosol e i propri organuli.
Il ciclo cellulare comprende l' interfase, composta da fasi G1, S e G2, la mitosi e la citodieresi.
All'inizio della mitosi i cromosomi si addensano, poichè durante la fase S del ciclo cellulare, il DNA si è duplicato producendo una copia di se stesso, ogni cromosoma è costituito oa da due strutture a bastoncino di materiale genetico identico; questi bastoncini sono detti cromatidi e sono uniti tra loro in una regione di contatto chiamata centromero.
Nella prima fase mitotica abbiamo la formazione del fuso, una struttura formata da fibre di natura proteica (chiamati microtubuli); le fibre del fuso mitotico hanno la funzione di separar i due cromatidi uguali trascinandoli in direzioni opposte.
 Il processo vero e proprio di mitosi inizia al termine dell'interfase, suddiviso in profase, metafase, anafase e telofase.
Il processo mitotico serve a garantire al termine dell'interfase del ciclo cellulare, ovvero dopo che è avvenuta la duplicazione del DNA, una precisa distribuzione di ogni copia del patrimonio genetico di partenza in due nuovi nuclei.
La citodieresi è un processo di divisione del citoplasma che segue la mitosi, essa inizia in genere verso la fine della telofase mitotica e suddivide il citoplasma e gli organi in parti uguali.

codice genetico, codone


Sintesi Proteica in particolare nei procarioti













Parole chiave
-sintesi proteica
-rRna = RNA ribosomiale
-ribosoma
-tRna = RNA di trasporto
-Struttura tRNA